Tutti i ristoranti dovrebbero essere a portata di smartphone: questo dispositivo è ormai quasi sempre in mano agli utenti, che spesso, mentre sono in giro, cercano un locale in cui mangiare e informazioni come il tipo di cucina, l’indirizzo e il numero di telefono. È quindi indispensabile farsi localizzare attraverso i device mobili, che significa per esempio avere un sito ottimizzato per questo tipo di utilizzo e una scheda di Google aggiornata e completa.
È probabile che chi usa il telefonino per cercare informazioni su un ristorante semplicemente apra Google e inserisca il nome del locale. Per questo uno strumento molto utile è la scheda dell’attività, che si può creare gratuitamente su Google My Business e che consente agli utenti di trovare il ristorante su Google e su Google Maps sia che cerchino un ristorante specifico, sia attività simili in zona. La scheda mostra l’orario di apertura, il numero di telefono e le indicazioni stradali; è possibile anche condividere le ultime novità e offerte, le recensioni e si possono inserire delle immagini. «La scheda di Google è sempre più un luogo di interazione simile a un social: la si può usare quasi come una pagina di Facebook, mostrando per esempio se c’è una promozione e tutto è poi integrato nei risultati di ricerca», osserva Ale Agostini, esperto di marketing digitale e partner di Bruce Clay Europe, società americana specializzata nel seo (Search Engine Optimization, ovvero “ottimizzazione per i motori di ricerca”). «Inoltre, bisogna tenere presente che gli utenti che cercano sullo smartphone andranno sempre di più a interrogare vocalmente i dispositivi attraverso app a riconoscimento vocale. Un test è scaricarsi l’app di Google che accede al microfono e fare la ricerca vocale del nome del ristorante per vedere cosa esce: se viene mostrato il ristorante, con la mappa e il telefono, o il sito del locale, va bene; se invece non viene mostrato il ristorante per primo, né la mappa, né il sito, non va bene».
Le schede con la mappa mostrate dal motore di ricerca possono anche essere sfruttate per monitorare la concorrenza e capire come si muovono nella zona i consumatori, in che locali vanno e in che orari. «La maggioranza dei ristoranti presenti sulle mappe hanno statistiche di afflusso fisico per giorno e fascia oraria perché Google riesce con il gps a capire quando un telefonino arriva in un luogo e si ferma: cosa interessante per capire l’afflusso nei locali della zona», continua Agostini. È poi fondamentale considerare che la navigazione dai dispositivi mobili è diversa da quella via computer, desktop o portatile: le dimensioni dello schermo e della tastiera dei device mobili sono più contenute rispetto ai pc; inoltre, chi naviga dallo smartphone è spesso in movimento e in molti casi mentre naviga fa altro, motivo per cui è possibile che l’utente abbia solo pochi secondi per trovare un’informazione. Perciò è utile chiedersi se usando uno smartphone o un tablet è possibile accedere al proprio sito e riuscire, in meno di 60 secondi a trovare l’indirizzo o il numero di telefono del locale.