Quando si parla di qualità di un piatto o di una tazza di porcellana per l’horeca si parla del design, certamente, ma anche di caratteristiche tecniche come la robustezza, l’inalterabilità dello smalto, l’assenza di porosità. Tutti elementi che è più difficile valutare a prima vista, ma che sono importanti quanto l’aspetto estetico quando si tratta di scegliere. Come distinguere, allora, una porcellana prodotta con materie prime atossiche da una che non lo è? O una che ha subito un processo di lavorazione a regola d’arte e quindi dà maggiori garanzie di robustezza, durata e assenza di porosità?
Il primo passo può essere quello di affidarsi a un prodotto made in Italy. Una garanzia supplementare è data dal marchio Ceramics of Italy, che rappresenta e promuove le aziende dell’industria ceramica italiana che hanno aderito ai valori e alle buone pratiche tipici del comparto italiano della ceramica per la tavola. Il marchio attesta, tra l’altro, che la ceramica e quindi la porcellana sono state prodotte e cotte in Italia. «La qualità del made in Italy è legata alla tradizione della nostra industria - afferma Simone Boschini, membro del consiglio generale di Confindustria Ceramica -. Dietro i nostri prodotti c’è la selezione delle migliori materie prime, ci sono buone pratiche di fabbricazione, ci sono controlli e test quotidiani lungo tutto il ciclo di produzione sia in azienda sia da parte di enti esterni. Ci atteniamo alle norme più recenti dell’Unione Europea e della California, che hanno le leggi più severe al mondo. In materia di cessione di cadmio e piombo, per esempio, siamo in grado di garantire la totale assenza dei due pericolosi metalli». Cosa che non si può dire di talune porcellane importate da Paesi extra Ue. E poiché produrre con standard qualitativi alti costa, l’Unione Europea di recente ha rinnovato i dazi antidumping sui prodotti - decisamente più economici - importati dalla Cina.
Le stoviglie per l’horeca made in Italy sono studiate per rispondere a usi intensi: bordi rinforzati contro le sbeccature, cordoli di rinforzo, smalti anti abrasioni. Nel caso della porcellana dura feldspatica la garanzia di igiene è massima, vista l’assenza di porosità. L’alta qualità tecnica non va a scapito dell’estetica. «Il made in Italy offre forme legate alla tradizione ed è meno orientato al design contemporaneo rispetto alla produzione del Nord Europa, che punta su forme geometriche e smalti colorati», dice Boschini, con cui facciamo un punto più preciso sulle ultime tendenze.
A queste fiere d’autunno, le aziende italiane di stoviglie per la ristorazione quali tendenze e innovazioni stanno presentando?
La produzione italiana si caratterizza per l’immagine classica, interpretata in chiave moderna e adattata alle odierne esigenze della tavola per quanto riguarda forme, misure, stilemi. Si tratta di linee studiate per rispondere alle esigenze degli chef. Per esempio, oggi i piatti sono leggermente sovradimensionati, tendenzialmente piani, bianchi, con arpeggi delicati. Le aziende italiane scelgono la classicità per non distogliere l’attenzione dal cibo.
La normativa italiana ed europea sulla salubrità dei materiali a contatto con gli alimenti e il recente bando dei prodotti in plastica monouso rappresentano un’opportunità per le aziende del settore ceramica?
Può essere una chance offrire contenitori alternativi. La ceramica è uno dei materiali più resistenti, inalterabili e igienici, Proprio perché riutilizzabile più volte, può contribuire a ridurre l’uso di contenitori in plastica e migliorare l’impatto ambientale.
Come riconoscere la qualità delle stoviglie di porcellana?
Credo che il ristoratore abbia affinato la capacità di riconoscere un prodotto di un certo tipo da quello di importazione. Certo, i prodotti di importazione extra Ue sono meno costosi, ma la resistenza non sempre è quella che si può sperare. Consigliamo al ristoratore di farsi un’idea confrontando la produzione italiana ed europea con quella di importazione extra Ue. Come associazione, facciamo comunicazione in Italia e all’estero e promuoviamo il marchio Ceramics of Italy, che è una tutela in più, perché salvaguarda ed enfatizza le caratteristiche del vero made in Italy.