Fare ordine: nei propri pensieri, nei propri sentimenti, ma anche nella propria attività. È uno dei modi proficui per impiegare al meglio possibile questi tempi di forzata chiusura.
Adottando uno sguardo strabico, alla Marty Feldman. Un occhio guarda al passato, per scovare tutto ciò che avevamo nascosto sotto il tappeto o chiuso in un cassetto in attesa, un giorno, di tirarlo fuori (quel giorno è arrivato!). L'altro occhio guarda al futuro, per definire chi vogliamo essere alla riapertura.
A Lorenzo Ferrari, fondatore di Ristoratore Top, abbiamo chiesto di darci una serie di possibili spunti sulle attività da svolgere, con uno sguardo al passato e uno al futuro.
Ne è venuto fuori un elenco prezioso, che guarda a tre aspetti: nuove iniziative commerciali, comunicazione (necessariamente via social) e, appunto, all'idea di fare ordine nella propria attività. Rispolverando idee, rivedendo processi, ripensando alle cose che facevamo in automatico e che ora abbiamo tempo di rimodellare e ottimizzare.
L'ora del delivery
Dal punto di vista commerciale, la parola sulla bocca di tutti è delivery: «Per chi non ha mai pensato al delivery, potrebbe essere il momento giusto. Sia usando piattaforme dedicate (ne stanno nascendo molte, sia nazionali sia locali, ndr) sia tramite sistemi propri. Sottolineando che la consegna a domicilio si effettua nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitarie». Certo, occorre fare le valutazioni del caso: ma se la propria zona fosse poco coperta e le relazioni con i clienti forti può valerne la pena.
La relazione (ora virtuale) con il cliente
«Se prima non si è sentito il bisogno di migliorare la comunicazione web con i clienti - spiega Ferrari -, ora che questi sono raggiungibili prevalentemente online è il momento di intercettarli nel modo corretto. Intratteneteli lavorando sui social, pubblicando ricette e consigli. Fategli sentire che ci siete».
L'altro suggerimento è di dedicarsi al sito e all’archivio multimediale, migliorando il primo e razionalizzando il secondo.
L'occhio rivolto al futuro dovrebbe «progettare la prossima campagna di marketing per rimettere in moto la propria attività o per essere pronti quando si tornerà a regime».
Fare ordine in cucina
La vorticosa operatività di tutti i giorni impediva di fare molte cose.
Un attitudine che Ferrari invita a rispolverare, oggi nella mente, domani nella pratica è vivere l'esperienza da cliente all'interno del proprio locale.
L'obiettivo? «Cercare il pelo nell'uovo per correggere quella mole enorme di piccoli difetti che solitamente si nascondono sotto il tappeto perché considerati poco rilevanti».
Che fa il paio con un'altra cosa che si tende spesso a rimandare per mancanza di tempo: intavolare momenti formativi e di confronto con il personale.
«Sono a casa: è un buon momento per iniziare. Coinvolgeteli nella ricerca di idee o di soluzioni. Fateli pensare. Dategli compiti stimolanti e impegnativi. Rafforzerete lo spirito di squadra e scoprirete talenti nascosti che vi torneranno utili».
Capitolo cucina: «Scrivete o riscrivete le procedure per la cucina e per la sala, studiando soluzioni per ottimizzare i flussi e ridurre gli sprechi. Migliorare il ricettario e il menu, eliminando quei piatti che appesantiscono la linea produttiva o che vengono poco ordinati per dare spazio a nuove creazioni, signature e non».
Lo sguardo al futuro è quello che deve rimettere in moto la creatività: «Riordinate i vecchi appunti e mettere in moto le idee che in passato sono state parcheggiate in attesa del “momento più adatto per sperimentare”». È il momento delle idee.