“La vita di uno chef può essere costellata da successi ma esattamente come quella di un cantante, attore, calciatore...è sempre in salita e costantemente vacillante.
La fatica fisica, la concentrazione, l’accentramento di tante responsabilità, l’allargamento della platea, le review di giornalisti e clienti, sfibrano e un giorno ci si alza e ci si rende conto di essere “burned”. Allora, la domanda é proprio come si previene, come si riesce a conciliare la passione per la propria professione e non finire come Icaro?”. Parola di Cristina Bowerman, chef e presidente uscente degli Ambasciatori del Gusto, associazione promotrice insieme all’ordine degli Psicologi del Lazio di uno studio finalizzato a valutare e fornire consigli per un’efficace gestione dello stress sul lavoro.
Nelle pagine del numero di Ristoranti di maggio 2022 vi presentiamo i risultati dello studio, tanto più attuale alla luce dell’emergenza lavoro che la pandemia ha portato alla luce. Perché, vale la pena sottolinearlo, le criticità legate al turn over del personale erano presenti già prima del Covid. Su tutte: il difficile equilibrio tra vita lavorativa e privata, gli orari massacranti e i carichi usuranti.
Un’emergenza sulla quale tutte le associazioni di categoria si stanno dando da fare. Così, durante l’ultimo Simposio Apci, oltre 200 cuochi hanno iniziato a riflettere insieme su regole di ingaggio e condizioni di lavoro per aiutare i giovani ad accedere con passione alla professione. Spunti e riflessioni per la redazione di un manifesto della figura professionale di cuoco. Per continuare a esserci, come categoria e come persone.