Osservatorio Sonda, il business monitor che analizza tutto ciò che ha impatti sui settori Ho.Re.Ca. e Gdo, ha pubblicato la Sonda Leonardo, indagine sulle startup in ambito Agrifood-tech e manuale di istruzione per avviarne una sbagliando il meno possibile.
La nuova indagine prende in esame le startup nel settore Agroalimentare, in particolare di quelle aziende innovative che riguardano il mondo del Food and Beverage e Hospitality, che sanno unire, a prodotti e servizi, un uso adeguato della tecnologia.
Informazione e formazione
L’obiettivo dell’indagine, svolta dai ricercatori dell’osservatorio, è duplice: verificare lo stato dell’arte di un settore in grande sviluppo e fornire gli strumenti di base per diventarne protagonisti. In sintesi Leonardo non fa solo informazione, ma anche formazione.
Anzitutto va sottolineato come il food da solo non sia sufficiente per perseguire il successo di una startup, ma si debba parlare soprattutto di Agrifood-tech, dove la tecnologia è protagonista. Per fare gli esempi più semplici, seppure i servizi di consegna spesa e cibo siano sempre esistiti, oggi, a gestirli sono piattaforme online tecnicamente sempre più sofisticate.
Investimenti in Italia
I numeri fotografano un’evoluzione interessante in atto nell’ultimo biennio quando, a fronte di una contrazione del numero di startup legate al food, nate nel 2022 rispetto all’anno precedente, sono aumentati considerevolmente gli investimenti, dunque, l’attenzione da parte di capitali anche stranieri (+68,4%) per le nuove società italiane.
In particolare il settore Agrifood-tech si piazza al 3° posto per investimenti ricevuti, con una quota del 3,7%, dopo Immobiliare 5,8% ed E-commerce/Energia 4,2%.
I temi principali
I temi sui quali soprattutto giovani imprenditori, che godono di agevolazioni specifiche per avviare startup innovative (definizione stabilita dalle norme), si cimentano sono Benessere, Cibi sani, Diete, ma anche Sostenibilità e Riduzione degli sprechi e nuovi concetti di servizio o prodotto.
Temi declinati con servizi (spesso App) di delivery, agricoli, informativi, esperienziali, per promuovere nuovi formati o nuovi prodotti. La risposta dei consumatori è incoraggiante con un 26% di pasti a domicilio almeno una volta a settimana e 21% di spesa online nello stesso intervallo di tempo.
Stesso ottimismo per prodotti di uso meno quotidiano, come vini e piatti di gastronomia di qualità e più costosi, con percentuali di tutto rispetto, ordinati dal 20% due, tre volte al mese e dal 18% una volta a settimana.
L'uso delle piattaforme
Interessanti, per chi investe in questi settori, le motivazioni che spingono all’uso delle piattaforme che si possono riassumere in comodità, praticità e risparmio di tempo. Bisogna però fare attenzione alle critiche dovute ai costi più alti, alla qualità inferiore di un pasto consumato sul posto, alla preferenza per il toccare con mano quando si fa spesa personalmente. Esperienze fisiche che nessuna App potrà mai sostituire, ma forse affiancare nelle ricerche e nelle scelte.
Le startup sono presente e futuro, importante, dunque, capire come si avviano in modo efficiente e quali passi siano utili per raggiungere risultati efficaci. Spesso, infatti, l’idea nasce da un bisogno, a volte frustrato, che muove la fantasia e la creatività. Tuttavia è importante capire se l’esigenza sia reale e se esista un target potenzialmente interessante e in crescita. Seguono analisi delle risorse necessarie, manodopera e costi, allo scopo di essere appetibili per i potenziali investitori.
Leonardo ambisce a fornire risposte semplici e al passo coi tempi che stiamo vivendo, suggerendo un processo accurato, affinché chiunque possa fare impresa innovativa nel settore F&B e Hospitality.
Determinante avere a disposizione le armi più efficaci per raggiungere lo scopo di costruire un business nuovo, soddisfacente, sempre pronti a eventuale vendita della startup una volta cresciuta abbastanza e diventata preda di investitori curiosi e affamati di novità che producano utili in un arco di tempo molto breve.