La scelta di materiali naturali come il legno e la pietra mettono in evidenza l’impianto della casa tradizionale giapponese. Il ristorante Kohaku (tipologia di carpa bianca e rossa) di cucina kaiseki, inaugurato lo scorso 8 novembre (giorno di prosperità per la tradizione giapponese) nel rione XVI Ludovisi a Roma e ristrutturato su progetto di AMW Architettura, già dall’esterno dichiara la propria origine.
Le quattro aperture che danno verso l’esterno (vetrine e ingresso) per altrettanti numeri civici sono schermate da pannelli in legno verticali scorrevoli (Fusuma), elementi ripresi anche nell’interno che si sviluppa su due piani: ristorante e cucina al piano terra e servizi igienici e cantina al primo piano.
Piano terra
Il piano terra si sviluppa su diverse quote con spazi fluidi dove il legno in diverse venature è protagonista, come nella tradizione del Sol Levante.
L’ingresso (Genkan) con scala a chiocciola, per accedere al piano servizi, è caratterizzato da un pavimento in pietra che, in corrispondenza del banco-cassa con sfondo retroilluminato, cambia quota (+12 cm) e materiale. La posizione in diagonale del bancone è funzionale a indicare la direzione verso gli spazi che si sviluppano in profondità e l’accesso alla zona preparazione (cucina, refrigerazione, lavaggio) con porte scorrevoli in graticci di legno e carta di riso.
Le sale
L’attigua sala principale con pavimento sopraelevato in doghe di legno (+6 cm) anticipa lo scarto di quota (+1,32 metri) della zona per la preparazione sushi e della sala privè separabile tramite i tradizionali pannelli-porte scorrevoli che, alternandosi alla geometria degli archi in muratura esistenti, permettono di modificare ambienti e punti di osservazione.
Le sedute
I posti a sedere (sgabelli, poltroncine e panche) distribuiti fra tavoli rotondi, quadrati, bancone sushi e tavolo a ferro di cavallo presentano una speciale selezione di pellami tinti in verde salvia e rosso-arancio in equilibrato contrasto con le tonalità calde del legno in noce canaletto.
Insomma, l’interior design è stato studiato in ogni dettaglio da Essence Interiors: dal disegno a trama/ordito in varie geometrie dei rivestimenti in travertino alla tecnica ad incastro di pareti e soffitti, dal disegno delle sedute imbottite nello stile dell’architetto Walter Gropius ai particolari geometrici tratti da Carlo Scarpa. E la stessa cura si ritrova nel calibrare l’illuminazione in modo diffuso o avvolgente attraverso lampade in legno e carta di riso e lucernai dalla presenza discreta, ma nell’insieme fondamentale.
Scheda progetto
Kohaku
Via Marche 64, Roma
Progetto architettonico AMW Architettura
General contractor, concept e realizzazione Essence Interiors
Superficie totale 310 mq
Numero posti a sedere 43
Numero di addetti 12
Tessuti Attilio Mora
Sistemi di aspirazione Inox Project
Blocco cottura
Gico, Josper
Elementi refrigerati
Studio 54, Expo