In occasione della 3° edizione del Wine & Food Summit organizzato da Pambianco – società specializzata nei settori Fashion, Design, Beauty, Hotellerie e Wine & Food – in partnership con PwC, ha proposto una serie di approfondimenti sulle prospettive di crescita e sui nuovi trend che si profilano per il settore.
Dopo il saluto di David Pambianco, Ceo di Pambianco e moderatore della giornata, i lavori si sono aperti con l’intervento di Alessio Candi, Consulting e M&A Director di Pambianco, che ha presentato la ricerca “Prospettive di crescita e nuovi trend del food & beverage italiano e internazionale” in cui analizza l’andamento nel nostro Paese dei segmenti wine e ristorazione selettiva.
Con un valore di produzione pari a 11,9 miliardi di euro di cui 8,1 miliardi di export, il mercato del vino italiano ci vede consolidare il nostro primato a livello mondiale nella classifica di produzione per volumi (21% della produzione totale) seguiti da Francia (18%) e Spagna (14%).
Con un consumo interno di 5,1 miliardi nel 2022, in calo del 3,1% rispetto all’esercizio precedente, sono le esportazioni a dare maggiori soddisfazioni al comparto registrando una crescita del 10% sul 2021. Primi mercati per le nostre esportazioni sono gli USA, con il 24% del totale ed in crescita dell’8,3%; la Germania, che vale il 15% delle esportazioni e cresce del 4,9% e il Regno Unito che pesa oggi per il 10% e cresce del 9,4%.
I primi 5 mesi del 2023 segnano però un rallentamento delle nostre esportazioni verso gli Stati Uniti (-2,33% rispetto allo stesso periodo 2022). Anche il processo di aggregazione ed il tema dimensionale è certamente oggetto di attenzione in un settore dove le prime 10 aziende del segmento commerciale fatturano oltre 3,3 miliardi di euro, pari al 28% della produzione italiana. Il loro fatturato complessivo è cresciuto del 7% rispetto allo scorso anno. Per quanto concerne invece la ristorazione selettiva nel nostro Paese, ci posizioniamo al terzo posto per numero di ristoranti stellati dopo Francia e Giappone. Le prime 5 regioni per numero di stellati valgono il 58% del totale e sono: Lombardia (58), Campania (48), Piemonte (42), Toscana (41) e Veneto (31).
Al Wine & Food Summit è emerso che la dimensione media delle aziende di ristorazione selettiva è invece ancora piccola con le prime 5 aziende che fatturano in aggregato 115 milioni di euro nel 2022, in crescita del 64%, ma la redditività è interessante con una media del 14%. Inflazione e riduzione dei consumi in Italia sono le sfide in atto per le aziende. Omar Cadamuro, Partner PwC Italia, ha quindi spiegato come nel contesto attuale segnato da incertezza della domanda e pressione inflazionistica, risulti imprescindibile per le aziende rafforzare la connessione diretta con i consumatori, percorrendo tutti i canali di comunicazione.
Secondo l’ultimo sondaggio PwC, condotto a livello globale a giugno 2023, più della metà degli intervistati (54%) ha classificato i motori di ricerca come la principale fonte di informazioni prima dell'acquisto, mentre il 34% consulta direttamente i siti Web dei singoli rivenditori e una crescente fetta, in prevalenza rappresentata dai più giovani, si appoggia invece ai social per informarsi. Inoltre, crescono i consumatori disponibili ad interagire con strumenti di intelligenza artificiale durante il loro customer journey. Una digitalizzazione dell'esperienza di acquisto che spinge il modello direct-toconsumer, non solo sotto il profilo della vendita diretta online, sperimentata dal 63% dei rispondenti, ma anche attraverso esperienze "fisiche" di engagement, su tutti il turismo enogastronomico.
A seguire, Walter Ricciotti, Managing Partner Made in Italy Fund II, ha presentato un intervento sul mondo del Food&Wine, che è attualmente uno dei segmenti più interessanti per gli operatori di Private Equity, tanto da rappresentare il 6° settore in Italia per numero di investimenti. Un mercato di cui fanno parte realtà produttive importanti, oltre che brand simbolo dell'eccellenza italiana, che contribuiscono a rafforzarne l'attrattività anche sui mercati internazionali. Nonostante le innumerevoli operazioni e la percezione positiva da parte degli addetti ai lavori, che lo ritengono meno rischioso e più resiliente di altri, il settore è ancora oggi molto frammentato. Al centro dell'intervento le ragioni che spingono i principali fondi di Private Equity a investirvi, oltre che le modalità con cui Made in Italy Fund e Made in Italy Fund II intendono accelerare lo sviluppo delle aziende in portafoglio: non solo apportando equity, ma investendo in digitalizzazione, consolidandone il posizionamento e aumentandone la competitività.
La mattinata del Wine & Food Summit è quindi proseguita con le interviste di David Pambianco a Stefano Marzotto, Amministratore delegato Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Massimo Romani, Ceo Argea, Cyrille Jomand, Ceo Idealwine e Ferruccio Ferragamo, Proprietario e Presidente esecutivo Il Borro. Il Summit è quindi ripreso dopo il coffee break con l’intervista a Carola Rovati, Ceo Gruppo Giacomo Milano, seguita da quelle a Roberto Imperatrice, Ceo Fedegroup, Edelberto Baracco, Ceo Compagnia dei Caraibi e a Francesco Cerea, General Manager Da Vittorio. A chiudere la vivace mattinata di interventi è stata infine l’intervista a Pietro Mattioni, Ceo Zonin1821.