Tutti i numeri della 2 ª edizione del Salone del Vermouth

Salone del Vermouth
Superati i numeri dell'anno scorso

La seconda edizione del Salone del Vermouth è stata un grande successo. La manifestazione, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino e ideata da Laura Carello, anima del progetto a tema mixology MT Magazine, in collaborazione con l’associazione di promozione sociale no profit Eat Bin e l’agenzia di organizzazione eventi To Be, ha confermato e in alcuni casi superato i numeri dello scorso anno.

«Sono già passati dodici mesi da quando annunciavamo entusiasti i dati del primo Salone del Vermouth, un evento nuovo sulla piazza torinese. Oggi - dichiara Laura Carello - la stessa manifestazione sembra essere una veterana del panorama della miscelazione e dell’enogastronomia nazionale ed è, senza dubbio, leader nel campo degli eventi a tema vermouth in tutta Italia, abbracciando un bacino d’utenza che va dall’appassionato fino all’addetto al settore. Vedere il Museo del Risorgimento pieno e le sale dei talk e dell’aula didattica gremite mi dà enorme soddisfazione, oltre che una piacevole conferma. Il pubblico non è solo curioso rispetto al tema vermouth, ma è anche profondamente interessato, altrimenti non si spiegano questi importanti numeri per il secondo anno di fila. Il vermouth, oggi più che mai, è un prodotto sempre più apprezzato, per la sua tradizione radicata nel territorio e per la sua versatilità, che ne permette un consumo duplice: in purezza e in miscelazione».

LA SETTIMANA DEL SALONE

Il secondo Salone del Vermouth è iniziato lunedì 17 febbraio con una tavola rotonda ospitata da Piano35 Lounge Bar. Protagonisti? Matteo Bonoli (Quality-R&D-Regulatory Director Spirits, Food Technologist, Fratelli Branca Distillerie), Beppe Musso (Master Blender Martini), Errico Landi (Senior Brand Manager Fratelli Branca Distillerie), Matteo Fortarezza (Analytic Insight Impulse/Beverages/Tobacco (IBT) Industry Group Leader Nielsen), Laura Carello (Ideatrice e Curatrice Salone del Vermouth, MT Magazine e Mix Contest Italy Tour) e Simone Sacco (Ristorante Piccolo Lago, Piano35 Lounge Bar, Ristorante Il Verbano). Tanti gli spunti emersi nella chiacchierata.

«Il vermouth di oggi non è più quello di una volta - dichiara Beppe Musso. - Oggi la legge ci impone che almeno il 75% della ricetta debba essere vino, mentre prima la percentuale era minore. Quindi, non è vero che le ricette di oggi sono le stesse di un tempo, semmai possono ispirarsi al passato».

Interessanti i dati snocciolati da Matteo Fortarezza, secondo cui la vendita di vermouth è in calo. «Rispetto a cinque anni fa, il vermouth ha 30 cm in meno nello scaffale al supermercato, a vantaggio di gin e ready to drink». Su quale aspetto bisogna puntare per la sua rinascita? Secondo Errico Landi, sulla consapevolezza. «In Italia tante persone bevono vermouth, senza esserne a conoscenza. È questo il caso dei consumatori di Martini o Negroni. Bisogna che il bartender racconti nel dettaglio i propri cocktail al cliente. All’estero sono più avanti sul tema: ci sono già progetti pilota di abbinamento vermouth-piatti. Da questa iniziativa, riproposta in Italia, potrebbe passare il rilancio del vermouth».

Secondo il bartender Simone Sacco, «il vermouth avrà vinto quando si chiederà un Negroni con un certo tipo di vermouth, così come si fa già con il Gin Tonic».
Interessanti anche i dati emersi in merito al Nuovo Codice della Strada, raccontati da Fortarezza.
«Il 50% delle persone sostiene che diminuirà il consumo di alcolici
In questo senso, il vermouth, che ha un grado alcolemico nettamente inferiore rispetto ai concorrenti spirits, parte in vantaggio. Se da martedì 18 a venerdì 21 febbraio si sono concentrate le guest shift nei migliori cocktail bar della città, i menu degustazione con abbinamento vermouth e le visite guidate nei musei aderenti, sabato e domenica l’appuntamento era al Museo del Risorgimento, dove vi è stato un grande afflusso di pubblico.

I NUMERI DEL SALONE

Oltre 5.000 ingressi al Salone del Vermouth. Sono questi i numeri dei due giorni – sabato 22 e domenica 23 febbraio – registrati al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. In grande aumento, rispetto allo scorso anno, i produttori presenti al Museo, 37 (+54% rispetto allo scorso anno) tra grandi, medie e piccole realtà, che hanno portato al pubblico uno spaccato del vermouth odierno italiano. Oltre 50.000 (+25% rispetto al 2024) le degustazioni di vermouth che il pubblico ha effettuato, per scoprire e conoscere qualche dettaglio nuovo di questo affascinante mondo; oltre 1.000, invece, le bottiglie acquistate (+100% rispetto alla precedente edizione). La sala talk che ha ospitato 10 incontri, equamente suddivisi tra i due giorni, tutti sold out, con una presenza totale di 500 persone (+37% rispetto alla scorsa edizione) e 30 relatori intervenuti sul palco, tra produttori di vermouth, bartender, professionisti del settore, chef e autori, moderati da giornalisti provenienti da tutta Italia, specializzati in miscelazione ed enogastronomia. Tra i temi trattati, c’è stato spazio per la storia del vermouth e del Negroni, per l’interpretazione del prodotto da parte delle nuove generazioni, per l’utilizzo in miscelazione, in cucina e in pasticceria, per i vecchi e nuovi linguaggi di comunicazione nel mondo del vermouth, e per il legame tra il vermouth e i caffè storici torinesi. Tra i relatori, invece, a fianco al confermato ed esperto di vermouth Fulvio Piccinino, si sono alternate importanti personalità, quali gli esperti bartender Giorgio Bargiani e Leonardo Leuci, lo chef del ristorante 1 Stella Michelin Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti Gianluca Renzi, il pasticcere Fabrizio Racca o gli autori Valerio Bigano e Paolo Baldini. Salone del Vermouth P.za Carlo Alberto 8, 10123 Torino salonedelvermouth.com 3 3 Grande novità di quest’anno è stata l’Aula Didattica, uno spazio interattivo in cui pubblico e relatori hanno dialogato senza filtri, in 10 incontri, che hanno fatto registrare una presenza totale di 200 persone. Il successo del Salone non ha tralasciato neanche la stampa, che ha scritto dell’evento in 250 articoli su scala nazionale e in 4 network televisivi/radiofonici locali e nazionali. I NUMERI DEL

FUORI SALONE

Come il Salone, anche il Fuori Salone del Vermouth, la cinque giorni da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio, ha confermato e in alcuni casi superato i numeri dello scorso anno. I locali che hanno partecipato alla manifestazione sono stati 28, suddivisi tra cocktail bar (17), che hanno ospitato 8 guest durante la settimana – da menzionare Penicillin (Hong Kong) ospitato da Piano35 Lounge Bar, Drink Kong arrivato da Azotea, Bar Berni al bancone dell’Opera di Santa Pelagia e l’Experimental Cocktail Club arrivato a La Reserve – ristoranti (10), che hanno servito menu degustazione ad hoc con abbinamento a base di vermouth, ed enoteche (1). In aumento, rispetto al 2024, sono stati anche i musei partner del Salone (4, +100% rispetto alla precedente edizione) - Museo Lavazza, Museo Carpano, Casa Martini e Officina della Scrittura – mentre sono state confermate le 2 collaborazioni dello scorso anno: Somewhere Tour – Torino Golosa e Turismo Torino.

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