Stare concentrati sui problemi, specie quando sono soverchianti, è un atteggiamento comprensibile. Purtroppo, però, poco utile.
«Questo è il momento dell'apprendimento e delle sperimentazioni - afferma Maurizio Papa, fondatore di Time to Lead, società di consulenza che si occupa di aiutare le aziende a costruire la propria visione strategica -, ma anche il momento di fare squadra, di unire le forze e le energie: tra imprenditori, tra colleghi, con l'intera filiera, dai fonitori storici ai clienti fedeli. Da questa crisi non si esce da soli. O meglio: chi fa da sé, senza considerare quale riflesso ha il proprio comportamento sull'intero sistema, non fa altro che amplificare gli effetti deleteri di questo lockdown. Etica e gioco di squadra saranno ingredienti indispensabili».
Un'altra trappola da cui Papa invita a sfuggire è quella dell'emotività: «Mai come in questi momenti per fare scelte oculate occorre avere chiari in testa i numeri della propria azienda, per ragionare sui numeri e non sulle emozioni. Mantenendo la consapevolezza dell'impatto che ha il nostro comportamento e le nostre scelte sia sulla propria azienda, sia sul sistema in generale».
Dagli ingredienti agli strumenti
L'orizzonte va spostato un po' più in avanti, il focus dai problemi ai progetti. «La cosa più utile da fare è esercitare il pensiero prospettico - afferma Papa -, partendo da chi sono e da dove sono per costruire dove voglio andare e perché». Uno strumento che può aiutare a spostare la nostra attenzione verso la progettualità si chiama Swot Analysis o analisi Swot. «I suoi vantaggi: è semplice e intuitivo - spiega Papa -, ma se fatto seriamente aiuta a mettere nero su bianco prima le idee e poi le azioni da intraprendere».
Occorrono, infatti, solo tre cose: un foglio, una penna e un cervello acceso (ma se i cervelli accesi sono più d'uno, meglio ancora).
Come funziona? Si prende un foglio e lo si divide in quattro parti uguali: sul lato sinistro si scrivono “Vantaggi e opportunità”, su quello destro “Rischi e pericoli”. La parte superiore del foglio sarà riferita all’impresa, quella inferiore al mondo esterno.
Quattro i consigli suggeriti dall'esperto per farne uno strumento efficace:
1. va fatto per iscritto, prendendosi tutto il tempo necessario.
2. Meglio farlo come lavoro di squadra, con il proprio team, in modo da avere il contributo di idee di più persone. «Meglio far domande aperte, per sviluppare le persone a dare il proprio contributo. Spesso si scopre che il loro potenziale è molto più alto di quel che immaginavamo».
3. Integratelo con tutti i contributi che vi arrivano anche dall’esterno, dal confronto con colleghi imprenditori, clienti e fornitori.
4. Tornateci più volte, anche in giorni diversi, e aggiungete ogni nuovo spunto vi sia venuto in mente.
L'analisi Swot in pratica
Papa consiglia di partire dalla parte inferiore del foglio, quella che riguarda il mondo esterno, facendo un elenco di opportunità (delivery, efficientamento, più propensione all’apprendimento ecc.) e minacce (tempi di ripresa, liquidità ecc.).
Fatto ciò, ci si concentra sulla parte alta, guardando alla propria attività e indicandone punti di debolezza (bassa liquidità, rigidità, basse competenze ecc.) e punti di forza (relazione con i clienti, competenze, nuove capacità di apprendimento ecc.).
Il passo successivo? «Studiare azioni e iniziative da mettere in atto per sfruttare le nuove opportunità, enfatizzare i punti di forza e occuparmi dei punti di debolezza, a partire da quelli che più mi impediscono di sfruttare le nuove opportunità che ho individuato».
Il modo per farlo è esercitare il pensiero prospettico: «Significa pensare in termini di se.. allora. Ovvero: cosa comporterebbe/produrrebbe fare la tale azione?».
Individuate in questo modo le iniziative da intraprendere, è fondamentale applicare il principio del "chi fa cosa entro quando": «Occorre definire un'attività, nominare un responsabile, definire un obiettivo e un orizzonte temporale. E a rimanere flessibili, in questi tempi più che mai, per poter fare tutti gli aggiustamenti in corsa che si rendono necessari».