Si avvicina sempre di più la data della presentazione de Le Guide de L’Espresso 2025, prevista per il prossimo 26 Novembre al teatro Arcimboldi di Milano.
Quest’anno i curatori delle due guide, Andrea Grignaffini e Luca Gardini, hanno selezionato i 1000 ristoranti e i 1000 vini più interessanti d’Italia grazie a un meticoloso e costante lavoro di ricerca e di degustazione, che ha portato alla redazione delle schede dei migliori ristoranti e cantine della Penisola.
La filosofia delle Guide è quella di offrire un panorama il quanto più esaustivo delle eccellenze italiane, al fine di guidare il lettore nella scoperta di antiche e nuove realtà ristorative e di consigliare le etichette di produttori storici così come di piccoli e medi Vigneron di qualità, segnalando diverse novità, sia in termini di cappelli che in termini di terroir vitivinicoli.
Le novità
La Guida ai Ristoranti d’Italia
Tra le anticipazioni più rilevanti delle Guide de l'Espresso 2025, l’ingresso di circa 70 nuovi ristoranti, spesso guidati da giovani chef, che stanno risalendo nei punteggi – che ricordiamo si esprimono in 20simi – in particolare per quanto riguarda il sud Italia, sempre più protagonista dell’alta ristorazione.
«Lo spazio che abbiamo voluto dare alle nuove leve di chef – spiega Andrea Grignaffini, curatore della guida a capo di una quarantina di collaboratori che in forma anonima hanno visitato i locali – è quest’anno molto importante. Ci prefiggiamo da sempre di osservare e sostenere i giovani emergenti, molti dei quali sono stati inseriti in Guida o sono riusciti a ottenere punteggi decisamente alti. Al contempo non abbiamo perso di vista i grandi classici della nostra storia culinaria, i ristoranti che rappresentano il gotha della Cucina Italiana e che portano avanti e diffondono la nostra cultura gastronomica.»
Grande attenzione agli chef under 30, che rappresentano il futuro della scena ristorativa italiana, tanto più se si parla di ragazzi che hanno cominciato prestissimo, che hanno avuto esperienze internazionali, dove hanno maturato strumenti e idee che hanno poi messo in atto nel loro paese di origine.
L'edizione delle Guide de l'Espresso 2025 vedrà soltanto 12 premi speciali, contro i 24 dell’anno scorso: un dimezzamento che sottolinea la volontà di andare verso una selezione sempre più precisa e di gratificare le realtà più meritevoli di attenzione dell’anno. Parallelamente si è voluto inserire un nuovo premio, molto importante, destinato alle migliori sale italiane.
«Spesso si sente parlare dell’importanza della sala e di quanto questa riesca a fare la fortuna e il successo di un ristorante, ciononostante il lavoro di maître, sommelier e camerieri non è sufficientemente valorizzato. Abbiamo così voluto premiare circa 10 sale italiane, le più attente, perfezioniste ed eleganti che abbiamo visitato. È un nostro piccolo contributo al lavoro di grandi professionisti che si dedicano anima e corpo all’accoglienza degli ospiti».
La Guida ai Vini d’Italia
Sono quasi 5.000 i vini degustati da Luca Gardini quest’anno, ma solo 1000 sono riusciti a entrare nella Guida, selezionati seguendo gli stessi criteri dello scorso anno: Pulizia, Riconoscibilità, Rigore stilistico, Identità, Bevibilità, Filosofia Aziendale, Affidabilità Aziendale e Costanza nel Tempo. La Guida Vini de L’Espresso è una fotografia contemporanea del panorama vitivinicolo italiano, che comprende 500 realtà dell’intero territorio, da Nord a Sud, passando per il Centro, raccogliendo suggestioni e sorprese, affiancando vini di grandissimi produttori blasonati come etichette di piccoli artigiani.
Molte le new entry di questa edizione, con un tour over che ha interessato il 20% delle aziende citate in Guida, mantenendo un equilibrio tra i classici senza tempo e le nuove produzioni di nicchia. Un lavoro di selezione che ha coinvolto i vini convenzionali così come i naturali, i biologici e i biodinamici, con una bella novità: la selezione dei 50 vini migliori al mondo che quest’anno vede sul podio tre regioni vitivinicole in ascesa, la Slovenia, l’Albania e la Germania.
«Si tratta di dare spazio a realtà estremamente vocate ma non conosciute, anticipando la scoperta di grandi terroir”, confida Gardini - Anche i premi sono cambiati, con l’assegnazione di riconoscimenti a vini a base di vitigni quasi dimenticati, come la Tintilia del Molise, lo Schioppettino del Friuli e la Favorita del Piemonte.»
E quest’anno si è voluto premiare anche la resilienza di una regione vitivinicola d’eccellenza, la Valtellina, vera e propria terra di viticoltura eroica.
Le anteprime dei premi
Le anticipazioni dei premi della Guida ai Ristoranti d’Italia
Quest’anno il premio Miglior Pasticciere va a Luca Villa de l’Imàgo di Roma, il ristorante dell’Hotel Hassler guidato da Andrea Antonini. al ventinovenne viene riconosciuto dai curatori l’aver “completato in perfetta coerenza il percorso gastronomico dello Chef Antonini proponendo classici della pasticceria italiana dallo straordinario impatto visivo, riconcepiti a livello di gusto e consistenze nell’esaltazione dell’essenza di ogni materia prima.”
A Rudy Travagli di Enoteca La Torre, Villa Letizia, sempre a Roma, va invece il premio Miglior Sommelier dell’anno. Queste le motivazioni: “Per aver sottolineato attraverso il suo talento e la sua storia l'importanza di un’intera categoria, quella dei mestieri di sala, dimostrando come la passione, la professionalità e il costante impegno verso un servizio eccellente, siano assolutamente cruciali per la memorabilità dell’esperienza.”
Ecco le anticipazioni dei premi della Guida ai Vini de L’espresso
Miglior Vino Rosso: Vigneti delle Dolomiti IGT Rosso San Leonardo 2019 (Tenuta San Leonardo)
Miglior Vino Bianco: Collio DOC Bianco Fosarin 2022 (Ronco Dei Tassi)
Miglior Vino Dolce: Romagna Albana DOCG Vitalba 2023 (Tre Monti)
Miglior Vino Bianco da Uve Autoctone: Gavi DOCG del Comune di Gavi La Meirana 2023 (Broglia)
Miglior Enologo: Fabio Mecca Miglior Area Vitivinicola: Valtellina