Aumenta l’impegno dei ristoratori sul fronte della sostenibilità. Insieme all'impegno, cresce anche il numero delle Stelle Verdi assegnate dalla Guida Michelin, il riconoscimento dedicato ai ristoranti che collaborano con produttori di materie prime eco-sostenibili.
Nell’edizione 2025, le Stelle Verdi sono aumentate di 11, diventando così 69. L’assegnazione può raggiungere tutti i tipi di ristorante, dai 3 stelle a quelli distanti dallo “standard stellato”. Ecco le new entry di questa ultima edizione:
Artifex – Brennero BZ
Si rifornisce da orti e allevamenti biologici locali. Utilizza un sistema di riscaldamento a cippato derivato da legno locale, il resto dell’energia proviene da una vicina centrale elettrica idroelettrica. E’ dotato di un caveau dove durante l’inverno, vengono conservati prodotti sottoposti a fermentazione.
Ronchi Rò - Dolegna del Collio GO
Nel locale, niente e l’ottima acqua del rubinetto. I vini sono solo quelli locali di aziende DOC Collio, il 25% delle quali è a conduzione biologica. Il menu è stampato su carta riciclata contenente semi di fiori di campo che il cliente può seminare nel suo giardino.
Bistrot - Forte dei Marmi LU
Lavora a stretto contatto con la Fattoria Vaiani che lo rifornisce di ortaggi, verdure, frutta, olio evo. A dimostrazione dell’intensa collaborazione, lo chef Andrea Mattei ha creato il dessert Andrea & Andrea, i nomi di battesimo di chef e fattore.
Locanda La Raia – Gavi AL
È parte dell’azienda agricola biodinamica La Raia che conta 180 ettari di vigneti, orti, pascoli, boschi di acacia, sambuco e castagno, che proteggono numerose specie di animali selvatici.
Villa Maiella – Guardiagrele CH
È il ristorante di un’azienda agricola che alleva maiali neri abruzzesi allo stato semibrado e animali da cortile. 16 ettari sono riservati alla produzione di cereali per l'alimentazione del bestiame e a un orto biodinamico che produce piccoli ortaggi ed erbe aromatiche.
Il Cappero - Isola Vulcano ME
Nei piatti il delizioso risultato dell’unione tra i frutti dell’orto e il pesce fornito dai pescaori eoliani.
Agriturismo Ferdy – Lenna BG
Dall’azienda agricola proviene oltre il 50% dei prodotti utilizzati: latte e derivati, carne grass fed di capra orobica e bruna alpina utilizzate, foraging, coltivazione in serra di erbe aromatiche, allevamento di trote di montagna, galline e maiali.
Prezioso - Merano BZ
Dispone inoltre di una propria sorgente di acqua cristallina che viene servita al tavolo in caraffa. Quanto più possibile le verdure sono dell’orto di proprietà, il Fragsburg Soul Garden, 2000 mq in cui vengono coltivati ortaggi, frutta ed erbe in modo naturale.
Al Gatto Verde – Modena MO
La titolare, Jessica Rosval, è impegnata in diverse attività non-profit a favore dell'integrazione delle donne migranti in difficoltà attraverso la formazione e il lavoro specialmente in ambito alimentare. Frutta e ortaggi non prodotti in proprio, provengono da orti e frutteti coltivati nel Carcere di Sant'Anna di Modena.
Il Tiglio – Montemonaco AP
Il ristorante è inserito nel contesto del Parco Naturale dei Monti Sibillini e fa parte della Comunanza Agraria di Isola San Biagio, che si occupa della salvaguardia e del supporto dei territori e dei residenti delle zone montane. Molti prodotti provengono da orti e allevamenti di proprietà, altri da piccolissimi produttori dei paraggi.
Don Alfonso 1890 - Sant'Agata sui Due Golfi NA
Il famoso ristorante della famiglia Iaccarino si rifornisce dalla propria azienda agricola biologica Le Peracciole a Punta Campanella, che produce frutta e verdura a totale servizio della cucina. Recente la completa ristrutturazione dall'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico.