Un’estate eccellente, ma non sufficiente a compensare il fermo dei primi tre mesi. Le vendite di acqua minerale dei grossisti al ristorante rispecchiano l’andamento del settore. Il rimbalzo, rispetto allo scorso anno, è stato forte, ma non sufficiente da compensare le perdite del 2020.
Tendenze nel 2021
«Nei primi otto mesi del 2021 - spiega Mario Carbone, responsabile dell’Osservatorio Traking Grossisti di Iri - le vendite a volume di acqua minerale dei grossisti nel canale ristoranti sono cresciute del 12,7%. Sul raffronto rispetto ai livelli pre Covid pesa un primo trimestre in cui si è lavorato molto poco, a causa delle chiusure imposte dal virus: questo è il motivo per cui nei confronti del 2019 si registra un -26,8%. Il 2022 potrebbe far registrare addirittura un sorpasso rispetto al 2019. L’incognita, oltre all’evoluzione del virus, sarà l’evoluzione dei prezzi».
Materie prime
L’aumento del costo delle materie prime, infatti, produrrà un annunciato ritocco dei listini da parte dell’industria: «I produttori - rivela Carbone - hanno già comunicato un incremento del 4-5% del prezzo di vendita ai grossisti. Bisognerà capire quanto di questo aumento sono disposti ad assorbire i grossisti e quanto i gestori; è presumibile che nei menu dei ristoranti ci sarà un ritocco del prezzo di vendita, di almeno il 2%. Quel che resta da valutare è l’effetto che tale ritocco avrà sulle vendite, soprattutto se dovesse arrivare al 5%. Siamo sicuri che non avranno nessun riflesso sulle scelte dei consumatori?».
Su la plastica
Tornando ai dati del 2021, uno dei dati che emerge è la performance migliore della plastica rispetto al vetro: «Riteniamo sia un risultato transitorio - spiega Carbone -: con la ripresa a pieno regime delle attività, i grossisti stanno tornando a focalizzarsi sulla ristorazione di qualità, la più penalizzata dalle chiusure. E, di conseguenza, stanno tornando a puntare sul vetro, che garantisce loro una maggiore marginalità. Senza contare che, in prospettiva, tornerà probabilmente sul tappeto la plastic tax, che anche quest’anno è stata congelata». E le lattine? «Il boom di vendite va vista alla luce di una quota di mercato è ancora modesta, inferiore all’1%. Per di più, le difficoltà di approvvigionamento dell’alluminio potrebbero fungere da freno».