C’è un po’ di Puglia in più nel cuore di Milano. Ricci Osteria ha aperto a fine maggio e porta la firma, ovviamente, dei protagonisti di quel che era il Fornello da Ricci, stellato Michelin a Ceglie Messapica e che da un paio d’anni è stato rinnovato, anche nell’insegna, tanto da chiamarsi ora Antonella Ricci & Vinod Sookar.
Spirito tradizionale
Intendiamoci. L’Osteria Ricci, non sarà uno spin off del ristorante pugliese. Non guarda al fine dining e non andrà a caccia di stelle, ma punterà deciso sui piatti della tradizione regionale. Una ventina di portate che si snodano tra orecchiette, purea di fave, bombette di maiale e rotoli di salsiccia, ma anche su portate meno identificabili che portano pur sempre con sé un tocco regionale. Per esempio il Cappello del prete in Cbt caratterizzato da una riduzione di Primitivo (autoctono pugliese), mentre l’Orata di mare vede la croccante aggiunta delle briciole di taralli. In carta anche due signature di Antonella e Vinod: le Gocce di ricotta avvolte nella semola, pesto di zucchine, pancetta croccante e tartufo nero, piatto ideato nel 2002 da Antonella Ricci, e Il Mojito di Vinod, un frozen Mojito senza ghiaccio creato da Vinod Sookar nel 2006.
I protagonisti
Altri protagonisti di questa nuova avventura? In cucina troviamo il resident chef Francesco Bordone, a condurre la sala ci sarà Massimiliano Paradisi, uno dei due soci di Antonella e Vinod (mentre l’altro, Marco Postiglione, resterà dietro le quinte).
Profilo
Ricci Osteria
Via Sottocorno 27 - Milano
www.ricciosteria.it
Numero coperti 70 (14 nel dehors)
Superficie cucina 30 mq
Superficie sala 120 mq (su due sale)
Numero addetti 5
Scontrino medio 60 €
Fornitori forni Italforni, Cantinette Enofrigo