C’è una grande richiesta di innovazione al ristorante, soprattutto in cucina: il cliente si aspetta ricette nuove, contaminazioni, sperimentazione nell’utilizzo di ingredienti inediti. Fra i trend del mercato, quello dell’attenzione all’aspetto salutistico è certamente tra i più marcati. Dopo la pandemia l’importanza del tema “salute” nei consumi fuori casa è salita del 33% (fonte: TradeLab Consumer Tracking), mentre la percentuale di consumatori che hanno iniziato a cambiare il loro modo di mangiare in ottica di un miglioramento delle condizioni di salute è salita, tra il 2021 e il 2022, dal 32% al 42% (fonte: Rapporto annuale ristorazione Fipe – 2023).
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I professionisti della ristorazione devono tenere conto di questi trend. Orogel Food Service va in questa direzione, proponendo i suoi Chicchi di Cavolfiore surgelati. Un prodotto a bassissimo contenuto calorico e di carboidrati, perfetto per preparare piatti creativi e attenti alle preferenze dei clienti più sensibili al tema del salutismo.
Taglio di precisione e materia prima selezionata
Spiega Gaetano Ragunì, coordinatore del team chef di Orogel: «I Chicchi di Cavolfiore nascono da un processo tecnologico dedicato e precisissimo: si effettua un taglio sulla materia prima selezionata, che riduce il cavolfiore a dimensioni e forma simili a quelle del chicco di riso. I chicchi vengono poi sbollentati a vapore e surgelati uno per uno».
La proposta di Orogel Food Service è di usare i Chicchi di Cavolfiore come un sostituto del riso, per ridurre in modo significativo l’apporto di carboidrati nel piatto. Una porzione di risotto classico fornisce 65-70 g di carboidrati, ma solo 6 g se preparati con Chicchi di Cavolfiore. Il prodotto si adatta alla preparazione di insalate di riso, fredde o calde, e a bowls e poke a basso contenuto di carboidrati, vegetariane e non. «Un secondo obiettivo – spiega ancora Gaetano Ragunì – è portare aria fresca al menu. Il cavolfiore è un ingrediente trendy, caratterizzante, un segnale della volontà di cambiamento che può dare una vita nuova all’offerta del ristorante».
In cucina: come rinvenirli
I Chicchi di Cavolfiore si possono rinvenire in microonde (per 200 grammi di prodotto bastano 3 minuti a 800 watt), in forno ventilato (9 minuti a 160 °C) oppure in padella (bastano 8 minuti a fuoco medio). Il loro taglio particolare li rende adatti a essere utilizzati in un gran numero di ricette. Spiega l’esperto di Orogel Gaetano Ragunì: «Vista la dimensione del chicco e la scottatura a vapore effettuata prima di surgelarli, il gusto di cavolfiore risulta attenuato. Non è così forte e persistente come quando si mangia una rosa di cavolfiore. Questa, infatti, ha ancora molto nucleo che non è stato raggiunto dall’acqua. I chicchi, invece, sono meno intensi e, se ricettati con ingredienti più forti, riescono a restare molto discreti, pur restituendo, alla masticazione, una buona sensazione di corposità».
Come usarlo nelle insalate
Una semplice e gustosa insalata di verdure, oppure un tocco di contaminazione con curcuma e pollo, o anche una proposta fresca con gamberi e limone: i Chicchi di Cavolfiore possono essere protagonisti di insalate creative. «Ricordiamoci – spiega lo chef – che se lo stiamo usando come alternativa low carb e vegetale al riso, nel piatto deve esserci una percentuale più alta di Chicchi e più bassa di condimenti. Insomma, possiamo considerarli come ingrediente predominante».
Caratteristiche del prodotto
- categoria: vegetali surgelati
- ingredienti: cavolfiore
- provenienza: Italia
- confezione: busta da 1000 g
- conservazione: congelatore
Vuoi provare Chicchi di Cavolfiore di Orogel Food Service? Compila il form qui sotto per ricevere una confezione omaggio. Le richieste inserite durante il mese di agosto verranno evase nel mese di settembre.