Anche quest’anno la lotteria sui cibi più in voga il prossimo anno è partita con largo anticipo. I maggiori istituti di ricerca sembrano tutti scommettere sul consolidamento di alcune tendenze. Su tutte l’interesse dei consumatori alla salute propria e dell’ambiente. Chilometro zero, from farm to fork, menu plant based sono solo alcuni dei temi che ricorrono in rete. Un trend che la ristorazione cavalca da tempo: dopo l’attesa apertura di Horto dello chef Norbert Niederkofler a Milano, Gaetano Trovato inaugura a Colle Val d’Elsa
la nuova sede di Arnolfo, dedicato all’alta cucina e alle generazioni future.
Certo a complicare le cose ci si mettono lo scenario internazionale, il caro bollette e la difficile reperibilità di alcune materie prime. Prevedibile perciò che oltre alla salubrità dei cibi, cuochi (e clienti) saranno impegnati a far quadrare i conti. In questo scenario di contrazione anche il prossimo anno faremo più attenzione allo spreco di cibo. Ma proprio in questo clima di austerità, indulgere sarà ancor più lieto: merendine, gelati, cioccolate in tazza o pane e burro, faranno ritorno come comfort food per il prossimo anno. Di più: il fine dining lascerà il posto al fun dining, di cui Alessandro e Filippo Billi, premiati ai nostri Barawards, sono magnifici interpreti.
Quanto all’elenco dei principali cibi che mangeremo nel 2023, tra una tisana di Yaupon e una scorpacciata di datteri e alghe, siamo pronti a scommettere anche su una serie di salse esotiche. Le raccontiamo nelle pagine del numero di dicembre-gennaio 2022 di Ristoranti.