Il nuovo Edit a Torino: sei cucine sono meglio di una

Il format più innovativo di food&beverage del torinese si chiama Edit: distribuito su due livelli ingloba una grande cucina a vista, quattro cucine condivise per eventi e una cucina dimostrativa dedicata allo showcooking

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Il format più innovativo di food&beverage del torinese si chiama Edit: distribuito su due livelli ingloba una grande cucina a vista, quattro cucine condivise per eventi e una cucina dimostrativa dedicata allo showcooking

Ancora un caso di recupero di un edificio industriale votato al food&beverage, ma contraddistinto da un format sui generis che combina nuove strutture lavorative dedicate al co-working, il fablab e l’incubatore. Un grande contenitore dove la contaminazione fra varie cucine e le potenzialità sperimentali della cultura della birra è diventata realtà. Edit - Eat Drink Innovate Together - a Torino, 2.400 metri quadrati distribuiti su due piani, è insieme pizzeria, birreria, bar, spazi condivisi, un ristorante con cucina a vista e una zona cucina-laboratorio a noleggio per eventi e show cooking.

Un progetto totalizzante che ha coinvolto lo studio Lamatilde dal concept alla comunicazione, dalla progettazione degli spazi interni agli allestimenti anche delle cucine “coppie d’assi” per il cocktail bar e per il ristorante centrale affidati rispettivamente alla ditta Barz8, duo di bartender formato da Salvatore Romano e Luigi Iula, e ai fratelli Christian e Manuel Costardi, chef stellati di Vercelli, che si trovano al primo piano insieme alla sala per gli show cooking con quattro cucine professionali. Qui la mission dello spazio di Edit, ovvero la condivisione, è esplicitata dalla cucina atelier circondata da un bancone da 22 posti, che consente l’interazione fra cliente e cuochi. In prossimità della scala, fra le due aree del ristorante (una zona comune al cocktail bar) per complessivi 70 posti a sedere, è posizionata la sala “sospesa” caratterizzata da una tenda di catene ottonate. Oltre la quale si trova la cucina atelier dominata dall’imponente blocco cottura centrale con attrezzatura contrapposta Ambach Ali (serie Chef 850) e preparazione completamente a vista.

Il blocco è dotato di doppio cuocipasta, piastre a induzione, frytop doppio e due friggitrici; a completamento un forno Naboo di Lainox Ali e un abbattitore di Hiber Ali. L’area lavaggio è attrezzata con una lavabicchieri e una lavastoviglie a capote con recuperatore di calore di Comenda Ali. Tutt’attorno un divisorio in lamiera grezza con intelaiatura in ottone che funge da filtro verso gli ospiti con la parte centrale aperta per permettere agli chef di servire direttamente le portate sul bancone in rovere.

All’estremità di questo piano si trova l’area attrezzata per il cooking a noleggio riservato a catering, chef, ristoratori e privati. Celle frigo, dispense e spogliatoi sono complementari ai quattro laboratori (con quattro cucine Mareno della serie Star e High Performance e forni Lainox) e a una cucina dimostrativa a vista della linea Evolution di Silko affacciata sulla sala comune, ma dedicata allo show-cooking e alla somministrazione diretta.

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